sabato 16 luglio 2011

Vanity size...largo alle misure reali...o quasi.

Il modello della mannequin incredibilmente alta e dalle misure inesistenti comincia a non piacere più. O meglio, non vende più.
La maggior parte delle donne, ormai si era capito da tempo, non sono così... e le consumatrici abbandonano la corsa verso il raggiungimento della taglia più piccola... ma la vanità resta.
Di qui l'effetto "Vanity size", dal nome dell'escamotage messo in atto dalle industrie dell'abbigliamento che devono fare i conti con il grosso problema dell'invenduto per le taglie non azzeccate.
Il risultato? semplice. Le taglie magicamente diminuiscono, e una 44 di ieri, diventa una 42 di oggi. Così l'umore delle clienti aumenta e viene risolto il problema delle taglie improbabili... anche perchè quasi tutte le industrie tessili si sono adeguate a questo nuovo orientamento.
Inoltre, ogni brand ormai ha le sue personalissime taglie... non a caso io stessa sono una 42 se vado da Pimkie e Benetton, una 44 se vado da Sisley... misteri del marketing...


Ho trovato questo fatto interessantissimo, soprattutto come riflessione degli effetti psicologici che può avere una taglia in meno... anche se truccata ^^.
Addirittura, ieri si è tenuto a Firenze, a palazzo Bastogi, un convegno organizzato dal Cad Modelling Ergonomics, in cui è stato annunciato un censimento sulle vere taglie degli italiani. Eureka (come dico sempre io ^_*)... era ora... si sono svegliati finalmente... chissà se questo famoso censimento porterà a qualcosa di fattivo.
Intanto Pietro Pin di Benetton, Presidente della Commissione tessile e abbigliamento per l'Europa e relatore del convegno avvenuto ieri, ci informa delle prossime novità: le nuove etichette a quanto pare non avranno più il semplice numerino o la dicitura "small-medium-large", ma verranno introdotte le misure della conformazione... (*_*) Ecco il perchè di questo censimento, i risultati permetteranno di far sì che le etichette siano espressione anche delle esigenze degli italiani. Fin qui, grandioso... anche se non posso esimermi dal fare una considerazione economica, dall'ottica delle industrie tessili.
Inserire le misure relative alla conformazione (dunque introdurre delle misure specifiche per il giro vita separatamente da quelle delle gambe ad esempio) comporterebbe la produzione di quasi il doppio di capi per modello. L'intenzione è buona... ma non vorrei che questo comportasse un aumento di prezzo per noi...
Ora voi mi chiederete "Ok, perfetto, grandioso questo censimento... come avverrà? Quali saranno le modalità?"
Bene... a partire da ottobre per 5 mesi una task force girerà il Paese con Body scanner O_O, per radiografare il fisico di 40.000 italiani e per fornire così dati realistici sulle misure e i tipi fisici degli italiani.
Ripeto... l'intenzione è buona... ma le parole task force e body scanner francamente mi fanno venire i brividi. Le cifre sono tanto belle, ma non ci vuole mica una specie di spedizione militare per capire che la stragrande maggioranza delle donne non compra jeans taglia 38!!!!!!! Basta guardarsi intorno... o sono io troppo "terra terra"?
Probabilmente il censimento svolto con queste modalità serve per convincere e persuadere le miopie dei "boss" della moda, che a forza di stare a contatto con stangone alte un metro e 80 e fine come fuscelli (naturalmente o forzosamente, anche qui si potrebbe aprire un dibattito che non finirebbe più...), si sono dimenticati di quello che c'è oltre la passerella...

Ma a quanto pare il terrore del minor guadagno ha fatto muovere qualcosa dietro le quinte, favorendo la comparsa di varie agenzie,come il Gruppo Miroglio e l'agenzia "Ciao magre" artefice del lancio delle modelle "plus size" (che pure qua non si capisce perchè la 46, indossata secondo gli ultimi censimenti dal 62%... attenzione... il 62% delle donne italiane.... quindi secondo le leggi della statistica, la norma... viene considerata "plus"...va be').
L'obiettivo comune? Costringere gli stilisti a portare sulle passerelle donne più in carne, che rispecchino il modello di donna che vediamo tutti i giorni per strada, le donne di oggi insomma.
Voi ci credete? O invece pensate che una rivoluzione del genere non sarà mai possibile? E, inoltre, vi è mai capitato di avere taglie diverse a seconda del negozio scelto per il vostro shopping?
Vi lascio con questi amletici dubbi, un bacio a tutti e al prossimo post,

Ludovica



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Fonti ed ispirazioni:



3 commenti:

  1. Mi associo al tuo "Eureka"!!!!!
    Anche se temo che tra body scanner, tempistiche della task force e tempi per inculcare l'idea alle case produttrici non vedremo risultati concreti ancora per molto tempo! :-(
    Ultima considerazione: il potere delle taglie è enorme!! Vuoi mettere tornare a casa con una rara (in alcuni negozi) 46 o tornare con una più comune 44!?!?!? Anche se la misura della gonna è la stessa, se torni a casa con una 44 magari la settimana dopo hai più voglia di tornare a fare shopping! Eheh

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  2. Ciao! Brand come HM hanno già taglie particolari che si basano su circonferenza vita e coscie per venire incontro a persone (come me) che non rientrano alla perfezione nelle taglie standard! per esempio, io ho la 42 di vita, ma la 44 di coscia(ahimè troppo sport e schiacciatine) quindi prima ero costretta a comprare sempre Jeans troppo grandi e sulla vita avevo l'orribile effetto sacchetto! Benvengano queste diavolerie per farci vedere più belle!!!

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  3. Ciao Ludovica,

    sono Giuseppe Figliè. Communication Specialist di Cad Modelling Ergonomics.
    Mi complimento per l'articolo: fa sempre piacere vedere come il tema della vestibilità sia al centro delle discussioni di tutti gli appassionati di moda. Se vuoi maggiori informazioni sulle "Conformazioni" e su altri dettagli del progetto, non hai che da chiedere e sarò più che felice di darti tutte le info di cui hai bisogno.
    Concordo con i commenti fatti: ogni brand ha un suo modello di donna ed è difficile fargli capire che tali donne non esistono o per lo meno sono la netta minoranza della popolazione. Per fortuna, i maggiori produttori di abbigliamento sono nostri clienti ed utilizzano quindi i nostri manichini per il fitting, i FORMAX.....

    A presto

    Giuseppe

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Ludo

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