domenica 21 ottobre 2012

Ventitré anni... con "piazza pulita"

Ciao ragazzi!!!
Scrivo oggi il primo post da ventitreenne... che emozione!! La giornata di ieri, insieme a tutta la settimana, è stata bellissima! Penso di essere fortunata, perchè sono circondata di persone che mi vogliono bene e che mi donano un'atmosfera sempre positiva.

Difficile pensare oggi che negli ultimi mesi non ero affatto felice. Avevo raggiunto dei grandi obiettivi dal punto di vista accademico e lavorativo, ma ho cominciato ad accorgermi che un bel numero di persone che consideravo amiche non lo erano più da tanto tempo. Alcuni mi davano per scontata, altri non mi accettavano per quella che sono, altri ancora avevano preso strade differenti o atteggiamenti nei miei confronti che non ero più disposta ad accettare in nome di una amicizia ormai sfumata.

Non sono problemi che vengono fuori all'improvviso, ma si accentuano nel momento in cui ognuno sceglie i propri obiettivi e comincia ad essere sempre meno facile vedersi, soprattutto quando si vive in una grande città.

La decisione drastica, alle porte dei ventitré anni, è stata di vuotare il sacco, con tutti.
Sono una persona paziente, con molti ho aspettato sperando che fosse una fase passeggera, ma sembra che proprio nell'ultimo periodo tutti si fossero messi d'accordo per intensificare le cose che non mi piacevano. Può anche darsi che sia io ad aver realizzato con più forza una situazione che non mi piaceva... o forse è stato un segno.

Ho detto a tutti tutto quello che pensavo non andasse nelle nostre amicizie e ho comunicato i miei sentimenti riguardo ad alcuni torti che mi erano stati fatti e per i quali ho sofferto. Torti sui quali per mesi, in alcuni casi per anni, sono passata sopra sempre in nome dell'amicizia.
La benedizione è stata che in questo ultimo anno ho incontrato tante persone e ho vissuto esperienze che, in modo più o meno traumatico, mi hanno fatto uscire dal "bozzolo" di famiglia e studio.
E ho capito che non c'è bisogno di passar sopra a queste cose. Anzi, non si deve fare, perchè un vero amico non ti fa star male. Ognuno può sbagliare, io di errori ne ho sempre fatti, ma gli atteggiamenti offensivi non possono essere un'abitudine. L'errore è umano e il perseverare non è tanto diabolico, quanto rivelatore di un carattere che non è compatibile con il mio.

Mi sono fatta delle semplici domande: ma se io non posso concepire di trattare male una persona a cui voglio bene, perchè lo devo subire da altri, stando male? Lo merito? Le persone che mi fanno soffrire mi vogliono veramente bene e vale la pena continuare a rimanere attaccati a ricordi di persone che, evidentemente, crescendo sono cambiate? No.

Io non sono una santa... ho fatto tantissimi errori. Primo fra tutti quello di essere stata zitta alle prime scorrettezze. Ma il vero carattere di una persona non si rivela dall'errore, ma da come si reagisce all'errore. Nella mia vita, quando una persona a cui tengo mi ha fatto notare degli errori, io ho sempre cercato di modificarmi, lì dove con autocritica sapevo di poter migliorare, per paura di perderla.
Per questo ho comunicato i miei dispiaceri a tutti, con notevole preoccupazione per quelle che potevano essere le reazioni, ma con la consapevolezza che sarebbe stata una prova del nove. Ne avevo bisogno.
Nel momento in cui ti apri completamente con delle persone il rischio è alto, ma, dalle reazioni che ho ricevuto, ho capito di aver fatto la cosa migliore.

C'è chi si è aperto completamente e ha cercato di dialogare, trovando una soluzione a quelle che sono state mancanze e incomprensioni da entrambe le parti. Ci sono altri invece che si sono rivelati molto aggressivi e per niente bendisposti ad instaurare una discussione adulta, reagendo alla mia apertura senza dialogare ma offendendosi (pur non essendo stati offesi), schermandosi con giustificazioni e recriminazioni in risposta, ma senza la benché minima voglia di risolvere nulla.

Dispiaciuta per questi ultimi, in fondo sono certa di aver preso la strada giusta e di aver individuato, tra le persone con le quali ho avuto dei problemi, quali sono quelle per le quali vale la pena impegnarsi nel dissipare i nuvoloni.
Certo, non è semplice, e questa "piazza pulita" all'inizio mi spaventava... ma ho riscoperto il valore dell'avere accanto un vero amico e dell'essere non soltanto passivamente accettata, ma scelta (condizione, tra l'altro, necessariamente vicendevole).

Il risultato è stato un compleanno con tanto calore e con poche persone, quelle giuste.
 Con auguri fatti con il cuore da persone vicine e lontane.
Niente di sfarzoso. Niente foto. Niente sfoggio della mia felicità che quest'anno ho voluto tenere per me, come ricordo indelebile nel mio cuore del primo compleanno adulto, consapevole.

Solo io, una giornata di sole, una torta con ventitré candeline e le persone che amo immensamente.

Ludovica

8 commenti:

  1. Bellissimo post! Sono contenta per te e ti faccio i miei auguri!
    Sei molto matura: pensa che conosco persone che hanno quasi il doppio dei tuoi anni convinte che i compagni dell'asilo che non vedono da anni siano ancora loro amici, mentre per assurdo sono proprio loro che prendono in giro spargendo voci assurde (tipo che una tale persona porta sfortuna...).
    Io sono un pò come te, ammetto che le persone cambiano con il tempo (come sono cambiata io) e che potrebbero venire a galla aspetti del carattere che non ci piacciono. Pertanto sono anch'io dell'idea che gli amici meglio pochi (o pochissimi) ma buoni.
    Ciao!

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  2. Bel post :) mi sono ritrovata molto in te sai? Anch'io quest'estate ho capito che quelle che consideravo amiche in realtà non è che poi lo fossero davvero. Sono arrivate a dirmi delle cose che mi hanno fatto star male, ed ero sempre io quella che doveva mandare sms o chiamare i diretti interessati per chiarire. A un certo punto ho detto basta e quella stessa gente che prima mi abbracciava e mi diceva che mi voleva bene da allora non si è fatta più sentire. Questa cosa mi ha aperto gli occhi, ora sono felice :). Una delle mie grandi passioni è il calcio e prima se volevo rimanere a casa il sabato sera per vedere una partita mi incolpavano come se avessi ucciso qualcuno... insomma mi facevano sentire in colpa per questo fatto non capendo la mia passione. Quest'estate durante un'uscita sono arrivate a dirmi che se sarei rimasta a casa per vedere una partita mi avrebbero cancellata dalle amicizie. Figurati una non mi rivolge la parola solo perchè non sono andata a Gardaland con lei.
    Ora sono davvero felice della mia scelta, mi sono liberata di un peso e vivo la vita in modo più sereno :).
    Pensavo di avere a che fare con persone mature ma a quanto pare non era così ;). Ora sto seguendo un corso dove ho fatto nuove amicizie e con queste persone riesco a parlare davvero di tutto e a scambiare opinioni in maniera civile.
    Si, all'inizio ci sono rimasta un pò male, però fa bene tagliare i rami secchi :D.

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    1. Concordo! Penso che alla fun fine il segreto è volersi bene... In questo modo soltanto le persone ci rispettano.

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  3. Ciao Ludina mia. Spero che in quella frase "Con auguri fatti con il cuore da persone vicine e lontane" sia compresa anche io. :) Mi sono affezionata molto a te, e spero ci sarà modo di proseguire nella nostra amicizia...
    A me è capitata la stessa cosa che è accaduta a te - quella di guardarmi intorno, chiarire con le persone e fare un bel repulisti nella mia vita - un paio di anni fa, quando ho vissuto una situazione personale un po' complicata e lì, nel momento del bisogno, mi sono accorta di quali persone contavano davvero. Quelle che ci sono state e quelle che invece se ne sono fregate, quelle che credevo amiche e non lo erano affatto, e quelle che pensavo mi snobbassero e che invece si sono dimostrate amicizie vere. Insomma, ho fatto chiarezza con gli altri, ma soprattutto sono stata sincera con me stessa.
    Ho eliminato tanto, tagliato i rami secchi dal mio albero, che volevo splendesse solo di una bella chioma verde e rigogliosa. Penso di avercela fatta, nonostante ora i miei amici si possano davvero contare sulle dita di una mano. Ma sono serena, mi sento in pace con me stessa e ho la coscienza pulita. E' inutile, a mio parere, circondarsi di centinaia di persone che non si interessano per nulla a te (solo per dire "Sì, sono un figo, ho tantissimi amici), mentre invece ciò che mi dà serenità è aver semplicemente conferme da quelle stesse, poche persone che mi sono rimaste vicine nella buona, come nella cattiva sorte.
    Ancora auguri, mia splendida Ludo... e mai detto è stato più vero come nel tuo caso "CHI NON TI VUOLE, NON TI MERITA!"
    Chi non si accorge della tua bellezza (del tuo "dentro", intendo), allora non merita la tua amicizia!
    Ti mando un bacio, come sempre!

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    1. Grazie Fanni!!! ^^
      Ormai abbiamo capito che in queste cose ci intendiamo alla grande! E sì... Con il "lontane" intendevo proprio te ^^!!non ho altri amici a zonzo per la penisola <3!
      <3 bacini

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  4. Riflessioni giustissime. Perché dovremmo sempre accettare comportamenti ben poco edificanti? a volte far piazza pulita è necessario.
    A proposito...auguri per i tuoi 23 anni.

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  5. Con un pò di ritardo ti faccio i miei auguri :) Commento poco (anzi è la prima volta che ti lascio un commento) ma ti seguo da un pò. Complimenti per quello che fai :)

    Premesso questo devo dirti che anche io mi sono ritrovata tantissimo in quello che hai scritto e penso che la "piazza pulita" ogni tanto, e anche dolorosamente, vada fatta. Perchè aprire gli occhi, capire con chi vale la pena continuare è doveroso farlo. A volte ti salva un pò da amicizie sbagliate, altre volte invece ti fa ritrovare in una delusione enorme. Il punto però è aggrapparsi alle persone giuste, a quelle che ci tengono davvero e ti danno la vera gioia di uscire, condividere, parlare e altro.
    Io mi sono trasferita da una piccola città del Nord a Roma, un trauma ma alla fine ho capito chi erano le vere amicizie e chi invece non mi considerava così importante. Poi altro passo l'università. E anche nel grande minestrone della mia facoltà con percorsi a scelta, orari messi un pò a caso e lezioni da seguire si riesce a distinguere il "collega" dall'amico/a.
    Non hai fatto male a stare in silenzio al primo atteggiamento scorretto, una persona va accettata così com'è, a maggior ragione se la consideriamo un'amica. E poi inevitabilmente si arriva a quel momento di rottura della corda...Fai piazza pulita e goditi chi è rimasto accanto a te, loro sono davvero i migliori amici.

    Ancora auguri e scusa il ritardo :(
    L8D

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XOXO
Ludo

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